giovedì 28 aprile 2011

Letteratura

In questo post sono state ricercate le occorrenze dei termini inerenti alle bevande alcoliche all'interno della letteratura. Là dove si sono trovate informazioni si è prestata attenzione particolare all'aspetto tecnologico.

Nella mitologia troviamo Bacco, dio del vino, della vandemmia e dei vizi. Già all' epoca il vino, e l'alcol in generale, era considerato un vizio degli uomini, e i riti in onore di Bacco recavano disagi dati alla comunità. http://it.wikipedia.org/wiki/Bacco

Il consumo di alcol, in particolare di vino, si riscontra già nel primo libro della Bibbia, la Genesi, scritta all'incirca nel VI-V secolo a.C.(http://www.intratext.com/IXT/ITA0001/_P9.HTM#C8); oppure nell' Eneide di Virgilio, composta tra il 29 a.C. e il 19 a.C. (http://www.intratext.com/IXT/ITA1296/_P1.HTM#6N2).

In diversi testi si trovano indicate le tecniche di produzione del vino: nella Bibbia si trova la presenza dei tini dove viene messo il mosto per la fermentazione (http://www.intratext.com/IXT/ITA0001/_PMY.HTM#76) mentre nella Divina Commedia il vino è descritto proprio come prodotto dalla spremitura degli acini (http://www.intratext.com/IXT/ITA0191/_P1N.HTM#FK).
In "Bacco in Toscana" invece si può individuare l'esistenza di un' ampia produzione di bicchieri e coppe per il vino, dall' uso del legno all' utilizzo dell' oro o dell'avorio  (http://www.intratext.com/IXT/ITA1334/_P1.HTM#3FC).

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